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IL CARISMA DELLE ANNUNZIATINE |
Stiamo seguendo il Percorso Triennale di Animazione tracciato dai Superiori Generali della FP e facciamo oggetto di studio e meditazione le lettere di don Silvio Sassi, Superiore Generale della Società San Paolo e del nostro Istituto. Le sue lettere annuali vengono mensilmente pubblicate nella nostra circolare interna Siate perfetti in modo da poter essere approfondite con calma. Il triennio di preparazione ll 2011 possiamo dire che è servito per "scaldare i motori". Nel corso dell'anno abbiamo pubblicato, in Siate Perfetti i documenti principali riguardanti la preparazione al Centenario di fondazione: il messaggio dei Governi Generali della FP: la " lettera dei Superiori Generali della FP con la proposta per "un percorso triennale di animazione,, la lettera del Vicario Generale don Celso Godilano; parte della relazione del superiore provinciale don Vincenzo Marras: La fedeltà creativa a cent'anni del carisma paolino. Il percorso triennale, seguito in unione a tutta la FP, è stato armonizzato con il percorso dell'lstituto che annualmente viene presentato al Convegno Nazionale. Il Convegno, che solitamente si svolge dal 3 al 5 gennaio di ogni anno, vede riunite Ie Consigliere, le Responsabili delle 6 zone e le Responsabili dei 26 gruppi in Italia. |
E’ il momento più importante che l'lstituto vive nel corso dell anno, oltre a quello degli Esercizi spirituali e del Ritiro mensile in cui vengono presentate i testi di riferimento per la formazione delle Annunziatine. Questi testi presentano il " tema guida" dell'anno e consistono in due relazioni, una da un sacerdote paolino e l'altra da un'Annunziatina. I temi scelti dall'lstituto per questi tre anni: Don Alberione e le Annunziatine. Una storia da conoscere. (2012): La Famiglia paoIina. Una storia da vivere. (2013); San Paolo Apostolo. Vivere e annunciare Cristo. (2014), formano un tutt'uno con quelli proposti dalla Commissione Generale per il Centenario della FP. Il primo anno (2012) abbiamo ripercorso, attraverso le pagine dell' Abundantes divitiae gratiae suae, le nostre origini e le " abbondanti grazie" riversate da Dio sul Fondatore e su tutta la Famiglia, e abbiamo fatto memoria della nascita e della crescita del nostro Istituto, della cura paterna che il Fondatore ha avuto per noi, della sua presenza ai nostri corsi di esercizi, di quanto ci ha detto sulla nostra vocazione-missione. |
Aspettative Quali le aspettative da questo Centenario? La prima è che la FP, nata per annunciare Cristo attraverso la comunicazione, possa fare passi avanti per arrivare ad avere "un cuor solo che batte per un unico carisma" e crescere nella capacità di mettere insieme pensieri, progetti, forze per vivere sempre più in pienezza il carisma che ci ha lasciato il Fondatore. Penso al cuor solo e all’ anima sola della prima chiesa e quell’essere "uno" in Cristo dei primi cristiani è stata la forza diffusiva del Vangelo; anche la nostra Famiglia sarà forte e incisiva nell'evangelizzazione attraverso tutti mezzi della comunicazione se arriverà ad essere, sull'esempio della Chiesa, un corpo unito come l'ha pensata il Fondatore. Ripercorrendo le tappe della vita del beato Alberione, ci è stato di aiuto vedere come egli abbia vissuto la "fedeltà creativa" lungo tutta la sua vita: fedeltà piena al progetto che Dio gli ha rivelato, e che egli ha poi realizzato con la "creatività" di un uomo innamorato di Gesù e del suo Vangelo, guidato da una fede forte e obbediente e da una intensa preghiera. Alberione è stato fedele alla "sua Damasco": l'Eucaristia, e da questa sua fedeltà è nata tutta la sua creatività apostolica. La fantasia apostolica, sempre nuova e creativa, oltre a essere frutto di studi, convegni e programmazioni, è innanzitutto frutto di vita in Cristo, di vita santa dove a programmare e a opeare non sono tanto le persone con le loro forze e doti, ma il Cristo vivo e presente in loro. Non è questa la meta che ci ha indicato il Fondatore: "Non vivo più io, ma Cristo vive in me" (Gal 2,20),meta che lui per primo ha perseguito per tutta la vita? La seconda aspettativa è di vivere sempre più in pienezza la nostra identità di donne consacrate nel mondo, parte viva della Famiglia Paolina, come ci ha pensate e volute il Fondatore, assomigliare a lui e seguire le sue orme. Sperimentiamo ogni giorno tutta la fatica di vivere e operare in una società sempre più indifferente a Gesù e al suo Vangelo, ma è proprio nell'oggi di questa società che, come parte laica della SSP, siamo chiamate ad essere quelle nuove creature, segni viventi, in cui "ll Cristo solo vive, pensa, opera, ama, vuole, prega, soffre, muore e risuscita" (DF 64). Siamo fermamente convinte che è solo questa la via per "Vivere e dare Gesù" e, con l'aiuto della Vergine Annunziata, questa via vogliamo percorrere con fiducia. |
Di Anna Maria Gustinelli , IMSA PDF originale - Cooperatore Paolino N.3 maggio-giugno 2014 |