Interviste
 

Giornata della Vita Consacrata:
la riflessione di mons. Braz de Aviz e di una laica consacrata

2012-02-03 Radio Vaticana -

 

Ed oggi è un giorno di festa anche per i laici consacrati, che professano i voti di povertà, castità e obbedienza pur rimanendo nel mondo. Alessandro Gisotti ha raccolto la testimonianza di Anna Maria Gustinelli, laica consacrata dell’Istituto Maria Santissima Annunziata, fondato dal Beato Giacomo Alberione:

R. - La mia consacrazione, come quella di tante, è la risposta ad una chiamata precisa da parte di Dio di vivere totalmente la consacrazione, con i consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza, in mezzo al mondo in mezzo alla gente, alla vita quotidiana di tutti giorni. La consacrazione è unica per chi vive nel monastero, nella vita comunitaria, o per noi: è il modo diverso di viverla e di viverla la dove il Signore ci ha messo. Per me, personalmente, sono stati quasi 40 anni di vita di insegnamento nella scuola e poi in mezzo ai giovani con i quali ancora continua a operare e a lavorare.

D. - Che tipo di reazione ha la gente comune, in particolare i giovani, di fronte a una dimensione così particolare?

R. - All’inizio nessuno immagina la nostra scelta, però poi quando ci frequentano nell’ambiente di lavoro o nell’ambiente di apostolato, gli interrogativi vengono fuori e ci fanno proprio domande concrete. Molte volte i miei alunni mi hanno chiesto: perché non si è sposata? Io ho spiegato a loro il perché. I giovani rimangono molto colpiti perché hanno sete di conoscere Gesù ma anche di vivere per Lui, tanto che io ho avuto esempi di persone che quando hanno conosciuto la mia consacrazione hanno voluto approfondirla e poi l’hanno abbracciata, sia ragazzi che ragazze.

D. - Le "Annunziatine" si propongono di fare del mondo il proprio chiostro…

R. - Il beato Giacomo Alberione, fondando la famiglia, ha fondato anche il nostro istituto di consacrate nel mondo. Lui ci ha insegnato che se la consacrazione nel mondo non è vissuta con un animo contemplativo, quindi con una forte preghiera, non può reggere. E’ una vocazione molto attuale oggi: nella nostra società, sempre più pagana, che vuole allontanare Dio dal centro della sua vita, il Signore mette in questa società persone consacrate a Lui totalmente. Noi ci ispiriamo a Maria quando ha detto il suo sì. Il Signore ci porta ovunque con la sua forte presenza perché possiamo cercare di donare Lui, l’unica salvezza dell’uomo, in tutti gli ambienti. (bf)

 

 

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Istituto Maria Santissima Annunziata
(Intervista a Margherita, Loretta e Annamaria)

Maggio 2014 -